Intervista ad Alessio Ciappi, CEO di CIAPPI
Arrivo all’alba all’appuntamento con Alessio Ciappi, l’amministratore Delegato di CIAPPI: sapevo che si sveglia sempre prestissimo e che se avessi voluto parlarci con calma e senza interruzioni avrei dovuto presentarmi prima dell’apertura ai cancelli dell’Azienda, e così ho fatto.
Alessio è un professionista dinamico e moderno e so che il tempo che trascorreremo insieme mi permetterà di conoscere la sua filosofia aziendale e il suo approccio innovativo al mondo della depurazione delle acque industriali.
Perciò, non perdo tempo in convenevoli e parto subito con la prima domanda.
“Buongiorno Alessio e grazie per avermi concesso il tuo tempo; tu sei l’inventore di GAIA, il cervello artificiale che ha rivoluzionato il mondo della depurazione delle acque reflue. Come sei arrivato a formulare un’idea così innovativa?”
“Grazie a te per l’opportunità. GAIA è nata pensando alle problematiche riferite dai nostri Clienti. Devi sapere che molte Aziende investono soldi e tempo per cercare Clienti per i propri prodotti. Alla CIAPPI invece sviluppiamo prodotti per i nostri Clienti.”
“Immagino che non sia stata una passeggiata creare GAIA dal nulla…o sbaglio?”
“No, non sbagli affatto. E’ stato un percorso costellato di tentativi andati a vuoto, notti insonni e un buon numero di imprecazioni. Sono del parere che tutti, almeno una volta, hanno avuto una grande idea: la differenza sta nel metterla in pratica. E l’errore più comune è il credere di potercela fare da soli. Niente di più sbagliato”.
“Dalle tue parole, mi sembra di capire che per realizzare qualcosa di grande è necessario circondarsi di collaboratori che hanno la tua stessa visione delle cose. E tu hai uno staff così?”.
“I miei “colleghi”, o come li chiamo io “i miei ragazzi”, sono la cosa più bella che mi sia capitata nella vita; ognuno di loro ha delle caratteristiche uniche e, allo stesso tempo, remiamo tutti nella stessa direzione e con lo stesso entusiasmo”.
“Capisco. Non deve essere sempre facile gestire persone con caratteristiche e mansioni tanto diverse, però…”
“Infatti il segreto è proprio quello : non gestirle. Fare l’imprenditore oggi, per me, significa essere al servizio dei propri collaboratori. Assumo le persone in base alle capacità, alle competenze e al cuore. Perché puoi avere tutte le capacità e compe-tenze del mondo, ma se non ci metti il cuore, non andrai molto lontano”.
“Tornando all’Azienda, cosa vi differenzia dalla concorrenza?”.
“In primis lo staff; senza di loro niente sarebbe stato possibile. E subito dopo la continua, assidua e spasmodica ricerca di soluzioni innovative”.
“Puoi anticiparmi su cosa state lavorando al momento o è un segreto?”
“No nessun segreto! Il reparto R&S sta sviluppando un prodotto per ricaricare le auto elettriche partendo dagli escrementi umani”.
“Fantastico! Grazie ancora per il tuo tempo. Hai un consiglio da dare ai giovani che vogliono iniziare il loro percorso nel mondo dell’imprenditoria?”
“Sì, solo uno : non mollate, mai”.